9 - Affermare il vero

Composizioni elegiache a chiaroscuro mi vennero da alcuni canti del Leopardi e dello stesso poeta i versi luminosi e vibranti: “Primavera d’intorno – Brilla nell’aria e per li campi esulta” m’assistettero mentre lavoravo a certi miei quadri primaverili, mantenendomi nello stato di trance necessario a salvarmi dalla copia fotografica e a raggiungere quella trasfigurazione in cui consiste la creazione artistica e che si risolve, per ciascun creatore, in un vero visto e rivissuto attraverso il proprio temperamento. (…) La trasfigurazione artistica non può, per me, evadere dalla realtà, cioè non va contro le leggi dei toni e dei valori assegnabili alla forma e all’armonia. Il dire che dipingendo si trasfigura il vero, non significa negarlo, ma affermarlo, anzi, come l’unica sorgente consentita dalla natura alla nostra prima emozione, come l’unico possibile e quindi legittimo suggerimento onde la natura riesce a stimolare la nostra umanità.

Carlo Fornara, in Giovanni Bertacchi, Come nasce un paesaggio, in Le vie d’Italia numero 12, 1936

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