3 - La figura umana nel paesaggio

Il paesaggio che per noi moderni ha ormai vita e significato a sé e per sé, mi si integra nella creatura animata, che può anche diventare l’elemento dominatore, da cui si svolgono o in cui si riassumono le scene naturali di intorno. Come meglio rendere, ad esempio, il senso impetuoso del vento invernale sopra una valle nevicata, se non investendone una figura umana che contro vento cammini? (…) Così il senso dell’autunno montano, quando gli alti pascoli sono ormai abbandonati e la vita si è ritirata più in giù, meglio che col solo paesaggio, può rendersi e animarsi in una mucca solitaria che levi il muso verso le lontananze e le altitudini estive, esaltandone in un lungo muggito il desiderio e il ricordo.

Carlo Fornara, in Giovanni Bertacchi, Come nasce un paesaggio, in Le vie d’Italia numero 12, 1936

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