6 - La scuola del colore

Fin da bambino, carta, matite, colori erano la mia gioia e il tentare il disegno il mio più grande godimento. Un giorno durante la Messa, disegnai un vecchio, raccolto nella preghiera, suscitando l’ammirazione dei miei compaesani. Mentre i miei coetanei si divertivano in giochi, io appartato scarabocchiavo. Ebbi la fortuna di avere nella Scuola di Belle Arti di S. Maria a mio primo maestro il grande pittore Enrico Cavalli. Egli aveva studiato pittura nell’accademia di Lyon, diretta allora da Guichard, collaboratore di Delacroix nella decorazione della sala d’Apollo al Louvre; e in seguito rimase in Francia, lavorando a contatto dei grandi maestri che erano alla testa del movimento artistico mondiale; così in quell’umile scuola sperduta tra i monti venne impartito un insegnamento, in cui v’erano i germi di quel rinnovamento artistico, che costituì il fatto più importante dell’arte moderna. Il Cavalli, mirabile colorista, sviluppò in me il senso dell’armonia del colore, la comprensione delle bellezze naturali e mi iniziò all’indagine del fenomeno luminoso.

Brevi memorie di Carlo Fornara – Carlo Fornara, Taccuini 1918 in Bello di colore, Scheiwiller 1969

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