Il laboratorio di manipolazione dell’argilla è l’occasione per chiunque di lasciarsi affascinare da un materiale dalle molteplici possibilità espressive, oltre che di sentirsi liberi di sperimentare e creare.
Finalità
Stimolare nella persona la capacità creativa, esplorativa e propositiva – ampliare le modalità espressive e comunicative – stimolare lo sviluppo della personalità unica di ognuno – riscoprire un’attività “concreta” in un mondo ormai sempre più virtuale – prendersi una pausa per ritrovare la tranquillità – evidenziare l’importanza del puro piacere del fare
Contenuti del primo ciclo – agosto 2024
Proprietà, caratteristiche e usi dell’argilla
Presentazione delle principali tecniche ceramiche e degli strumenti di lavoro
Saranno realizzati circa 3 elaborati a persona – monocottura nel mio forno elettrico senza smalti – risultato: terracotta rosso mattone porosa
Articolazione dell’attività
1° incontro
Introduzione: descrizione dell’argilla e dei contenuti del laboratorio
Tecnica del “pizzicotto”
2° incontro
Tecnica della “lastra”
3° incontro
Tecnica del “colombino”
Durata
3 incontri di 2 ore – max 10 partecipanti
Michela Maruzzi
Il primo casuale approccio con l’argilla, avvenuto circa 25 anni fa, mi ha portata inizialmente ad una formazione da autodidatta. In seguito ho frequentato corsi e workshop di tornio e smalti da alta temperatura, presso gli atelier di vari maestri (Crippa, Patrucco, Biavati, Hugentobler, Tripaldi).
Ho iniziato con l’utilizzo di argille da bassa temperatura per la creazione di oggetti d’uso. Attualmente le mie creazioni sono in gres e semirefrattario e autoproduco gli smalti. Utilizzo varie tecniche: a lastra, al tornio, pizzicato. Con elementi raccolti in natura imprimo segni nella terra.
Dal 2014 ad oggi ho tenuto e tengo laboratori, dove insegno le tecniche di base. A giugno 2015 presso la sede dell’Associazione Bruno Munari di Faenza, “Mabilab”, ho partecipato al corso di primo livello di formazione didattica “Metodo B. Munari”.
Ho partecipato ad alcune esposizioni collettive, mostre mercato e fiere
Pensiero artistico
“Fare arte per me significa osservare e immaginare. Occhi e pensieri. Successivamente è creare. L’osservazione, soprattutto del mondo vegetale dove mi “sento in armonia e in equilibrio” e l’immaginazione sono dei punti di partenza per la sperimentazione e la ricerca di forme. Stupirsi continuamente. Spesso io sono solo un tramite tra gli esseri vegetali e la materia. In questo processo è l’argilla che più mi rappresenta. Attraverso la terra ritrovo un equilibrio, una sicurezza. I movimenti delle mie mani sono meditazione”